Mi sono persa e mi manco. Sono giorni ovattati, in cui non distinguo i sogni dalla realtà. Giorni di emozioni confuse e fuse l'una con l'altra. Ho fame di vita, la sento. Posso quasi toccarla e la disprezzo. Fame che mi allontana dal mio personalissimo progetto di autodistruzione. Fame che riesco a placare solo per qualche prezioso minuto, tra le parole e i sorrisi incoraggianti delle psicologhe. Tra le braccia amiche delle mie compagne di terapia. Tra i baci di chi è al mondo solo per amarmi. Tra le pagine di un libro o tra le note di una canzone. Fame insaziabile che è arrivato il tempo di riconoscere, nominare e curare. Piano piano, passo dopo passo.
Perchè le cose non vanno mai come vuoi tu
anzi è più facile cambino ancora di più
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"Fame insaziabile che è arrivato il tempo di riconoscere, nominare e curare." Ti ammiro, lo sai? Ti ammiro perché sai quello che vuoi e vuoi lottare per uscirne mentre io sono una codarda che non riesce a liberarsi dalla sua malattia.
RispondiEliminaP.s. Da oggi ti seguo!
"Fame che riesco a placare solo per qualche prezioso minuto, tra le parole e i sorrisi incoraggianti delle psicologhe." Come non riconoscersi in queste parole? Ora che sono anche sotto farmaci mi rendo conto ancora di più di quanto forse ho bisogno di aiuto. Eppure a volte credo che questo sia il mio mondo ora come lo sarà per sempre. Riusciremo a vivere davvero. Riusciremo a ritrovare noi stesse, un giorno, lo so. Ti abbraccio!
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